Il progetto di restauro e valorizzazione dell’Arco Etrusco, il monumento più imponente e prestigioso, ancora superstite della Perugia antica, è stato elaborato dal Comune di Perugia, dal Ministero dei beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con i suoi organi periferici, quali la Direzione per i Beni culturali e Paesaggistici dell’Umbria,la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio dell’Umbria, con fondi di uno sponsor privato, Brunello Cucinelli, per un importo complessivo di € 1.100.000,00 .
L’intervento ha notevole rilevanza non solo per la conservazione e valorizzazione del monumento, ma anche come esempio di sponsorizzazione privata su beni pubblici, primo in Umbria, e secondo in territorio nazionale, solo dopo il Colosseo. L’opportunità concessa dal finanziamento dà soluzione ad una aspettativa di restauro e valorizzazione agognate non solo dagli addetti ai lavori ma dalla collettività, che nell’imponente manufatto ha sempre individuato un elemento identitario.
L'Arco Etrusco o Arco di Augusto è una delle porte principali che si aprono nella cinta muraria etrusca della città; rivolta verso settentrione, è costruita con volta a tutto sesto, con duplice ghiera di conci. Sopra l'arco corre un fregio a rilievo con pilastrini scanalati, capitelli del tipo ionico-italico e scudi. Le iscrizioni sull'arco Augusta Perusia e Colonia Vibia furono aggiunte in età romana: la prima dopo l’incendio di Perugia del 40 a.C. a seguito della conquista della città da parte dell’imperatore Augusto, di cui rimangono estese tracce sulla superficie di molti blocchi; la seconda dall’Imperatore umbro Vibio Treboniano Gallo (251-253 d.C.). Il restauro ha messo in evidenza tracce di colore rosso nelle lettere di Augusta Perusia a indicare la presenza della rubricatura della scritta, che così era visibile anche da lontano.
La porta, fiancheggiata da due enormi torri di forma trapezoidale, è costruita in opera quadrata con blocchi di travertino, di provenienza locale, disposti in filari regolari a secco. Tra le sei porte cittadine, è l'unica a non aver subito forti modifiche, se non per la costruzione, nel torrione di sinistra, di una graziosa loggia rinascimentale, collegata al palazzo contiguo, oggi sede della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell'Umbria; anche la fontana in basso venne aggiunta nel cinquecento. L’intervento ha interessato la porta e i bastioni, per un totale di circa mq. 1400, esclusi il retro prospetto e il sottarco, già oggetto di un primo stralcio realizzato nel 2012 con fondi pubblici e privati.
Sono stati eseguiti i rilievi plano-altimetrici e tematici, le indagini strutturali (endoscopiche, petrografiche, termografiche, etc.), le verifiche statiche, le mappature del degrado e delle fasi cronologiche di costruzione e dei precedenti restauri, propedeutiche all’intervento complessivo. Le indagini strutturali hanno portato alla esclusione di dissesti in atto ed a una diagnosi rassicurante sullo stato di conservazione dell’arco, escludendo qualsiasi intervento di consolidamento statico. Il restauro, comprendente la rimozione della vegetazione infestante, la pulitura delle superfici con varie tecniche appositamente testate, la rimozione dei depositi dovuti ad agenti inquinanti, le stuccature e le integrazioni delle lacune, si configura, essenzialmente, come intervento di restauro e risanamento conservativo che ha migliorato sia la conservazione del monumento sia il suo aspetto, senza modificarne sostanzialmente l'immagine storica consolidata nel tempo. Il restauro ha restituito la piena leggibilità del principale accesso della città da Nord, uno dei principali e meglio conservati monumenti architettonici dell'ellenismo italico.
L’intervento (iniziato ad aprile 2013 terminato a novembre 2014) è stato diretto e costantemente seguito da funzionari del Comune di Perugia e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e si è avvalso della presenza continua del restauratore specializzato Dott. Adamo Scaleggi. La gara di appalto è stata aggiudicata alla ditta Nei Restauro e Costruzioni di Potenza con subappalti alle ditte Spaccia srl, Pernicini srl e KC Ponteggi di Perugia.
Ufficio Incaricato | U.O. Engineering, Beni culturali e Sicurezza sul lavoro |
Responsabile del procedimento | Ing. Luigi Pigliautile, Ing. Franco Becchetti |
Direttore dei lavori | Arch. Maria Cristina Timpani |
Importo Lavori | 1.100.000,00 € |
Impresa Incaricata | Nei Restauri e Costruzioni S.r.l. - Genzano Di Lucania (PZ) |
Data Inizio Lavori | 24 aprile 2013 |
Data Fine Lavori | 19 dicembre 2014 |